I vincitori del World Press Photo 2013

Qualche giorno fa sono stati assegnati i premi del World Press Photo (http://www.worldpressphoto.org/) il concorso che da anni assegna premi alle migliori foto giornalistiche o di reportage.
Per l’edizione 2013 il vincitore assoluto è stato lo svedese Paul Hansen con la foto che potete vedere di seguito:

Paul Hansen Vincitore World Press Photo 2013
Paul Hansen Vincitore World Press Photo 2013

Inoltre son ostai premiati Paul Nicklen con il suo reportage Emperor Penguins e Wei Seng Chen per la categoria Sport con la sua foto sulle corse indiane sui buoi attraverso i campi di riso, mentre Into the Shadows si è meritato il primo posto tra i cortometraggi documentari.

Molti altri sono stati i premiati e menzionati per doti narrative e artistiche, tra cui diversi italiani:
– Fausto Podavini
– Paolo Patrizi
– Vittore Buzzi
– Alessio Romenzi
– Paolo Pellegrin
– Fabio Bucciarelli

Fatti i complimenti a tutti loro e agli altri fotografi internazionali, mi rimane, però, una domanda a cui non riesco a dare risposta per cui la condivido con voi.

Tra le foto in concorso, prima tra tutte la vincitrice, si nota un evidente “sviluppo” dei vari scatti. Personalmente sono a favore dello sviluppo del fotogramma anche quando è spinto, ma una cosa è parlare di fotografia artistica o pubblicitaria ed una cosa è parlare di fotogiornalismo dove sostengo che la manipolazione seppur necessaria non deve essere notabile. Nella foto vincitrice ad esempio si vede e pure tanto il lavoro di dodge & burn sui volti delle persone e delle vittime, la vignettatura anche troppo accentuata, un High pass (o effetto simile) per rendere i dettagli iperreali.
Non so… al di là dell’intensità della situazione non riesco a non pensare che sia qualcosa di troppo costruito che, ripeto, non demonizzo di per se, ma che in questo caso mi stona. Forse perché so che queste sono foto di reportage e non costruite in un set, ma poi penso a illustri fotografi del passato come Capa che hanno fatto lo stesso. Solo che i limiti della pellicola non facevano notare questi aspetti “tecnici”.
Insomma, non riesco a farmi una opinione precisa a riguardo.

Voi come la pensate?

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