

La fotografia Still Life per la pubblicità è molto complessa perché deve rendere accattivante il prodotto che viene venduto e, nel caso del cibo, rimanere realistico.
Oggi mi sono cimentato con la bottiglia della Fanta, presa dopo la presentazione della nuova forma e di tutti i prodotti in occasione dei mondiali di calcio 2014 di cui ho curato un reportage per la filiale italiana della multinazionale.
Si, ci ho messo 2 anni a decidermi a scattarla, ma ora eccola qui 😀
Atrezzatura fotografica
La bottiglia è stata fotografata con una Canon EOS 5D mark III e obiettivo EF 100mm f/2.8 L Macro IS USM posizionato su cavalletto a circa un metro di distanza dal soggetto.
Lo sfondo è composto da 3 pannelli bianchi di poliplat e un pannello di pexiglass trasparente sul quale poggia la bottiglia e serve per ottenere un riflesso realistico nella composizione finale.
Per l’illuminazione ho usato 3 flash SpeedLite 580 EXII della Canon, uno per illuminare lo sfondo e di rimbalzo la bottiglia, uno dall’alto per appiattire le ombre e uno di lato alla bottiglia per creare un riflesso di schiarita interessante, con relativo pannello riflettente per evitare una caduta di luce eccessiva.
Praticamente sopra la macchina fotografica, leggermente a destra di essa e inclinato a 45 gradi verso la bottiglia c’è una monotorcia Prolight 600 con montato uno softbox 60x90cm che mi serve per illuminare uniformemente tutta la scena.
Fanta still life lighting setup
Realizzazione dello scatto e Post Produzione
Una volta ottenuto lo scatto voluto (ne ho fatti circa una trentina riposizionando la bottiglia, aggiungendo gocce d’acqua, ma soprattutto per avere contributi utili in fase di foto ritocco), sono passato a Photoshop, dove ho scontornato la bottiglia separandola dallo sfondo. Solito giro di pulizia da eventuali macchine, polveri ed elementi di disturbo, dopodiché ho effettuato un ulteriore lavoro di pulizia, ancora più attenta, togliendo tutte le scritte sul tappo e sul retro della bottiglia in modo da dare più risalto all’etichetta centrale e dare un aspetto più glamour alla foto.
Sulla bottiglia in generale ho dovuto fare un livello di Dodge & Burn (Scherma e Brucia) per far risaltare il collo dove ci sono delle “palline” che possono essere confuse con le gocce d’acqua.
Altra cosa complicata è stata rendere adeguatamente la parte del collo senza liquido, quindi trasparente. Far si che il vetro apparisse realistico una volta cambiato lo sfondo è stata forse la parte più difficile di tutta la post produzione.
Il logo dell’etichetta è stato ricreato in vettoriale ed applicato sulla bottiglia visto che la versione fotografata era rovinata e con colori sbiaditi.
Le gocce d’acqua sono state aggiunte in post produzione prendendo delle immagini stock già trasparenti a cui ho neutralizzato i colori. Dalle immagini, ho praticamente preso una goccia per tipo e l’ho riposizionata come meglio credevo lungo tutta la bottiglia.
Il riflesso della bottiglia, come anticipato inizialmente, è quello originale, semplicemente ripulito, ritoccato e opportunamente lavorato con i vari metodi di fusione per rimanere in trasparenza sullo sfondo.
Lo sfondo, creato direttamente in Photoshop, è stato mantenuto con lo stesso piano della foto così da dare ulteriore tridimensionalità all’immagine.
Dettaglio dei livelli di foto ritocco su Photoshop:
Dettaglio dell’etichetta:

Infine un grazie a Martin Benes e Ivan Nikodimovich per i consigli in corso di creazione.

